Lecce-Parma 3-4: i salentini non mollano ma retrocedono in serie B
- by Lorenzo Savi
Ci hanno creduto fino alla fine, ma i ragazzi di Liverani si sono piegati alla legge dei grandi numeri. Con la rocambolesca sconfitta ad opera del Parma, la matematica condanna il Lecce ad una retrocessione che arriva comunque a testa alta. La rimonta dei giallorossi ha messo pressione e fiato sul collo al Genoa di Nicola, capace di mantenere i nervi saldi e di conquistare una netta vittoria per 3-0 ai danni del Verona, rifilando ai pugliesi un finale di stagione dal sapore amaro.
PRIMO TEMPO – Gli ospiti, forti di una condizione mentale molto più leggera, prendono subito in mano il pallino del gioco portandosi addirittura in vantaggio di due gol. Ad aprire le danze ci pensa uno sfortunato autogol di Lucioni che all’11’ si ritrova un rimpallo tra i piedi deviando il pallone in fondo al sacco. Poi è la volta di Caprari che al 24’ infila Gabriel con un destro preciso e angolato. Al Marassi, nel frattempo, arrivano solo brutte notizie, ma il Lecce trova la forza di reagire e al tramonto della prima frazione infila l’uno-due che vale il provvisorio 2-2. Barak accorcia le distanze, Meccariello raddrizza il punteggio, e Falco sull’onda dell’entusiasmo sfiora l’incredibile rimonta.
SECONDO TEMPO – Ma anche nella ripresa è sempre il Parma a comandare il gioco. Nonostante un intero tempo a disposizione il Lecce sembra aver dato già tutto, e gli uomini di D’Aversa ne approfittano per colpire ed affondare una barca giallorossa che, soprattutto ne reparto difensivo, presenta lacune importanti. L’opportunismo di Cornelius vale il 2-3 e quello di Inglese definisce una volta per tutte la salvezza del Genoa, che intanto conduce con mano sapiente il 3-0 ai danni del Verona. L’ultimo ad arrendersi, tra i leccesi, è Gianluca Lapadula che supera Sepe segnando il suo undicesimo gol stagionale.
Termina con la vittoria degli emiliani per 4-3, con il Lecce che dovrà rialzare la china e preparare una lunga annata nella serie cadetta, cercando di ritornare al più presto in serie A.
Lorenzo Savi