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MORTO MARADONA: IL CALCIO PIANGE LA SCOMPARSA DI D10S.

by Lorenzo Savi


La notizia che sconvolge il mondo del calcio: è morto Diego Armando Maradona, campione d’Italia con il Napoli e del Mondo con l’Argentina.
Aveva 60 anni, fatale un arresto cardiorespiratorio.

Ci ha lasciati, dopo una vita che ha fatto tanto parlare di lui, l’uomo del popolo, simbolo di una nazione,L’Argentina, che ha già proclamato 3 giorni di lutto nazionale.
Da molti considerato il più grande calciatore di tutti i tempi, ha vestito le maglie di Argentinos Juniors, Boca Juniors, Barcellona, Napoli e Siviglia, chiudendo poi con il calcio giocato in patria.
Un idolo per tutti quelli che hanno toccato un pallone, un termine di paragone per tutti quelli che invece il pallone lo toccavano meglio degli altri, con la celebre frase: “E che sei Maradona” che più volte abbiamo sentito nei campi di periferia e di tutto il mondo.
Ha avuto il tempo anche per dedicarsi alla carriera da alleantore, perché il calcio ce l’aveva nel sangue, guidando la nazionale albiceleste dal 2008 al 2010.
La sua ultima tappa è stata il Gimnasia La Plata.

Nato nel 1960 a Buenos Aires, Maradona ha strabiliato il mondo con le sue giocate spettacolari, realizzando contro l’Inghilterra quello che viene considerato ancor oggi il gol più bello della storia e, nello stesso quarto di finale dei Mondiali del 1986, la rete che gli è valsa l’appellativo di Mano de Dios.
Genio e sregolatezza, le due caratteristiche che lo contraddistinguevano.